Livello concettuale: associazioni |
Introduzione |
L'associazione (Relationhip) descrive eventuali legami
concettuali tra una, due o più entità.
ClassificazionePer semplicità conviene considerare solo associazioni binarie, cioè quelle che legano solo due entità (che chiameremo prima e seconda entità). Le associazioni possono essere classificate in base a quanti elementi appartenenti ad un'entità sono coinvolte nel legame stabilito con l'altra entità (caratteristicha che in alcuni casi è chiamata molteplicità dell'associazione). In particolare le associazioni possono essere dei seguenti tipi:
molti a unoNON esistono. |
Rappresentazione |
Nello schema E-R ogni tipo viene rappresentato sempre
con il classico rombo, quello che cambia è il segmento che unisce l'associazione
con le entità. Può essere usato un numero (1,N) vicino ad ogni entità coinvoltà
nel legame, per indicare la molteplicità.
Oltre alla molteplicità bisogna stabilire se il legame dell'associazione sia obbligatorio oppure opzionale, per esempio: è necessario domandarsi se sia obbligatorio o meno che ogni alunno iscritto all'istituto faccia sempre parte di una classe, oppure possano esistere, nel database, alcuni alunni che non appartengano a nessuna classe; inoltre, possono esistere nel database classi che non contengono nessun alunno? Per continuare con l'esempio, faremo l'ipotesi di aver ottenuto risposta affermativa all'ultima domanda. Anche questa caratteristica del legame viene rappresentata graficamente nello schema E-R, solitamente tratteggiando il segmento di unione tra l'associazione e l'entità coinvolta.
In questo caso l'associazione risulta essere obbligatoria-opzionale. |
Regole di lettura |
Oltre alla rappresentazione grafica le associazioni
possono essere descritte anche in forma verbale (a parole) scrivendo le
cosiddette regole di lettura, di cui si era parlato nel solito esempio;
ricordiamo che da un'associazione binaria si ottengono sempre due regole di lettura. Analizzeremo la solita associazione
binaria tra alunno e classe appena ottenuta; per motivi didattici è conveniente
oscurarne momentaneamente alcune parti ed evidenziarne altre.
In ogni figura ci sono due parti in rosso che corrispondono proprio alle
parole scritte in maiuscolo. Le parole in maiuscolo inoltre servono a porre
l'attenzione su quei termini che fanno la differenza: il verbo POTERE usato al
posto di DOVERE, per indicare l'opzionalità o l'obbligatorietà; il termine UNA
SOLA usato al posto di UNO O PIU`, per indicare la molteplicità. NOTA: la
seconda regola di lettura è leggermente diversa dalla formulazione del vecchio
esempio: ora, quando dice che Associazioni unarie o ricorsiveLe associazioni unarie sono quelle che coinvolgono due volte la stessa entità e per questo motivo sono chiamate anche ricorsive; ci si accorge di dover usare queste particolari associazioni quando nello schema E-R sarebbe necessario disegnare due volte la stessa entità (una cosa non possibile nella realtà). Ad esempio, se si vogliono registrare le coppie di alunni vicini di banco, bisognerà mettere in collegamento un alunno con un altro alunno, con una nuova associazione che chiameremo vicinanza. Siccome l'entità alunno è già presente, basta usare due volte la stessa entità, ma per non fare confusione nelle regole di lettura si può usare uno pseudonimo diverso per ogni verso di lettura dell'associazione: nella figura abbiamo deliberatamente dimenticato di disegnare l'associazione appartenenza.
Mapping delle associazioni ricorsive
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