1833 - La macchina analitica

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Il matematico inglese Charles Babbage progettò la così detta macchina analitica con l'obiettivo di produrre una macchina calcolatrice universale realmente automatica. La macchina analitica (1833) aveva molte caratteristiche dei moderni calcolatori elettronici, espresse naturalmente in forma meccanica. Essa fu progettata per trattare numeri di 50 cifre, ed aveva un metodo per far avanzare le cifre di riporto che permetteva di sommare contemporaneamente tutte le coppie di cifre corrispondenti nei due numeri a 50 cifre. Babbage prevedeva che la macchina avrebbe richiesto un secondo per l'addizione di due numeri a 50 cifre ed un minuto per la loro moltiplicazione.

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Charles Babbage

Macchina analitica

Il controllo dell'intero processo veniva effettuato mediante una serie di schede perforate simili a quelle usate nel telaio di Jacquard. La disposizione dei fori in ogni scheda era letta da aghi che li attraversavano.
 
La macchina analitica del 1991
images/difference_engine_1991.gif (23418 bytes) Come molti programmatori dei giorni nostri, Babbage non fece una buona documentazione e le sue idee non si divulgarono per una semplice mancanza di comunicazione.
Nel 1991, in occasione del bicentenario della nascita di Babbage, il Museo della Scienza di  Kensington, Inghilterra, costrui una copia a partire dagli schemi realizzati da Babbage. trovando solo un piccolo numero di banali errori.

Copia della macchina analitica

"La macchina analitica di Babbage tesse forme algebriche così come il telaio di Jacquard tesse fiori e foglie", così scriveva Ada Augusta King, Contessa di Lovelace amica di Babbage. La stessa Ada, nel 1842, tradusse e commentò il volumetto edito dal torinese Luigi Menabrea sulla Macchina analitica e per questo il suo nome è giunto fino ai giorni nostri come prima programmatrice della storia.

 

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