1971 - Il circuito integrato LSI

La rivoluzione elettronica si verificò grazie all’introduzione dei circuiti integrati. Secondo questa tecnologia, una barretta di silicio viene tagliata in fette sottilissime, su ciascuna delle quali, attraverso metodi fotolitografici, vengono ricavate centinaia di micropiastrine che misurano pochi millimetri quadrati denominate chip.

Nel 1971 furono prodotti i primi circuiti ad alto grado di integrazione (LSI, Large Scale Integration), che permisero la miniaturizzazione dei processori: questi circuiti potevano ospitare anche qualche decina di transistor su un solo cristallo di silicio (chip)  

Nel 1973 l'integrazione su larghissima scala permise di disporre, in un cristallo quadrato di silicio di mezzo centimetro per lato, un migliaio di transitor, condensato in uno spazio così ridotto il processore del computer. Era il primo microprocessore, molto rudimentale se confrontato con quelli odierni.  Il quadratino di silicio (chip) viene poi montato in un modulo di ceramica cui vengono collegati dei piedini, o pin, che consentono di portare i segnali dall’esterno al chip, e dal chip verso le altre componenti del computer.

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