Dalla sabbia al silicio

Un microprocessore è un tipo di "chip di silicio". All'interno del microprocessore si trova un quadratino di silicio, chiamato "die", costituito da milioni di piccoli interruttori chiamati transistor. Questi transistor sono disposti in uno schema speciale, dal quale deriva il termine "circuito integrato".

Il die è talmente piccolo che può essere facilmente tenuto sulla punta di un dito. Eppure, su questo quadratino sono disposti circa 5 milioni di transistor

Chip

die

L'aspetto più interessante di tutto questo è che il quadratino è fatto di silicio, lo stesso materiale di cui è fatta la sabbia, con la differenza che il silicio utilizzato per produrre i microprocessori è più puro. Il silicio viene utilizzato nella costruzione di questi chip perché è un semiconduttore, ciò  in grado di condurre elettricità. Il funzionamento di questi dispositivi è molto complesso da spiegare e la loro produzione è ancora più complessa. Solo alcune società sono in grado di progettare, testare e produrre microprocessori.
La ditta che produce chip compra un "lingotto" di silicio di forma cilindrica lungo circa un metro, quindi lo taglia in wafer, vale a dire in fette molto sottili di silicio. Al termine di un numero enorme di processi, il wafer viene poi trasformato in un microprocessore. La produzione di ciascun microprocessore richiede circa tre mesi.
Le fabbriche che producono microprocessori sono molto costose anche perché sono estremamente pulite, più pulite delle sale operatorie degli ospedali. I tecnici che lavorano nelle fabbriche vengono chiamati "BunnyPeople" perché indossano una tuta speciale chiamata "BunnySuit" simile ad una tuta spaziale.

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